Benvenuti sul Sito Ufficiale de "LaDestra" e "Gioventù Italiana FONDI"

per aderire e partecipare alle nostre attività: ladestrafondi@email.it



lunedì 23 dicembre 2013

Per gli ex lavoratori "Cedis Izzi" e "Pulynet"

"LaDestra" Movimento per Alleanza Nazionale Fondi, con una nota firmata dai dirigenti Angelo Macaro e Francesco Ciccone, interviene in merito alla protesta che gli ex lavoratori "Cedis Izzi" e "Pulynet" stanno portando avanti in particolar modo in questi giorni, auspicando "che sia finalmente giunto il momento del confronto tra le parti in causa", sollecitando il sempre maggiore interessamento delle formazioni sindacali con le quali il Partito tra l'altro intende interloquire nei prossimi giorni, "nella speranza che la vicenda non diventi argomento di strumentalizzazioni politiche e partitiche, bensì venga affrontata da tutti con la massima serietà e trasparenza".

"La crisi occupazionale, già di suo molto profonda e preoccupante, non può essere aggravata in questo modo. Troppe famiglie italiane e fondane stanno affrontando momenti di esasperazione pura, a seguito di licenziamenti, fallimenti, investimenti andati male, e per questo motivo ci aspettiamo azioni diverse dalla classe imprenditoriale, che pure sta vivendo un periodo storico delicatissimo ma ha il dovere di dare risposte chiare, concrete ed efficaci rispetto a questioni così particolari" dichiara Angelo Macaro.

"Come espresso già da più parti il nostro auspicio principale è che sia presto ripresa la strada del confronto risolutore, presso la Prefettura di Latina se possibile, se necessario anche con l'intervento mediatore delle Istituzioni comunali e sovracomunali, o meglio presa una volta per tutte, considerato che fino ad oggi le parti in causa non si sono mai sedute attorno ad un tavolo per cercare di risolvere la situazione, non per mancanza di volontà delle sigle sindacali o dei lavoratori, questo va chiarito" aggiunge Francesco Ciccone.

lunedì 18 novembre 2013

La nostra lettera aperta all'On. Storace per difendere l'Ospedale "San Giovanni di Dio"

Il Movimento Politico de "LaDestra" di Fondi, in riferimento alle problematiche legate all’Ospedale "San Giovanni di Dio" di Fondi, e più in generale del Presidio SanitarioCentro della nostra Regione, ha ritenuto opportuno inviare questa nota, a firma del Segretario Comunale Angelo Macaro e del Dirigente Francesco Ciccone, all'attenzione dell'On. Francesco Storace, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, anche e soprattutto in considerazione degli ultimi avvenimenti che sono culminati lo scorso 8 Novembrecon il non ricevimento, presso la Regione Lazio, dei Sindaci ed Amministratori del comprensorio di Fondi, MonteSan Biagio, Lenola, Sperlonga e Campodimele, da parte del Presidente Zingaretti.

Tale mancanza di rispetto per i rappresentantidelle Comunità locali, che non ha alcuna giustificazione essendo stato da tempopreannunciato, confermano la fondatezza dei nostri dubbi, ovvero che lecompetenti autorità regionali, in primis il Commissario ad acta della Sanità Regionale On. Zingaretti, non intendono chiarire l’attuale situazione che vede,nell’ambito del Presidio Centro, l’Ospedale di Fondi non più in grado dirispondere in modo ottimale alle esigenze sanitarie delle popolazioni delcomprensorio. Infatti le argomentazioni espresse in talecircostanza dai funzionari regionali riguardo all’impegno dell’attuale Governoregionale, per una complessiva analisi della Sanità Laziale che possa consentireuna proposta di riorganizzazione, secondo principi di razionalizzazione edottimizzazione della spesa pubblica, non ci soddisfa, non è esaustiva, risultandola solita minestra riscaldata che da troppi anni le popolazioni locali sonocostrette ad ingoiare.

Ed il Governo di Centro-Sinistra regionale cosa fa? Strategicamente si mandano avanti i Funzionari, a svolgere il loro "compitino" (e non potrebbero fare altrimenti, in funzione del loro ruolo),mentre loro si nascondono per evitare di assumersi chiare responsabilità edallungare i tempi. Abbiamofatto alcune riflessioni in merito agli avvenimenti e siamo arrivati a porcialcune domande: perché tutti questi ritardi nelle risposte,rispetto ad una riorganizzazione della Sanità del sud-pontino non piùrinviabile? Perché nonviene presa in considerazione lapossibilità di assunzioni in deroga da parte del Direttore Generale Sponzilli?

L’unica risposta che siamo riusciti a darci è che una certa classe politica, e nel caso specifico il Governo di Centro-Sinistra Regionale del Lazio, forse pensa alla Sanità come ad unsettore da gestire in modo clientelare, attraverso assunzioni e quant’altro, interessandosipoco delle esigenze dei Cittadini–Utenti. Forse stannoaspettando la fine del mandato del Direttore Generale per gestirsi le nuoveassunzioni secondo il "Manuale Cencelli"?

Pertanto, chiediamo all'On. Storace di intervenire con cortese urgenzae massima decisione, secondo le modalità che crederà più opportune, affinchè possaaprirsi un Tavolo di confronto tra i rappresentanti delle Istituzioni localidel Presidio Centro ed il Presidente Zingaretti, Commissario Regionale dellaSanità, al fine di definire la situazione (attraverso l’adozione di atti concreti) che consenta, al Presidio Centro ingenerale ed all’Ospedale "San Giovanni di Dio" in particolare, di poter fornireai Cittadini-Utenti del nostro comprensorio risposte sanitarie adeguate comedovrebbe essere in un Paese civile.

lunedì 28 ottobre 2013

Sabato 9 Novembre tutti a Roma!

"LaDestra", insieme a "Fiamma Tricolore", "FLI", "Io Sud", "Nuova Alleanza", "next AN", "Circoli Tatarella", Circoli de "Il Giornale d’Italia" ed "Associazione Scongeliamo il simbolo di AN", han deciso di dare vita ad una grande Manifestazione unitaria a Roma per il prossimo 9 Novembre. Nella storica data che coincide con l’anniversario della caduta del Muro di Berlino, la Destra Italiana intende ritrovarsi per lanciare un grande messaggio di unità all’esterno. C’è un unico simbolo che rappresenta il “federatore” di tante storie comuni, quello di AN: tantissime saranno le bandiere, sia di AN che tricolori. Quella del 9 di Novembre potrà davvero rappresentare una data importante per tutti noi, per questo siamo a chiedervi il massimo della mobilitazione. Torniamo a creare entusiasmo, torniamo a credere in una vera Destra Popolare, Sociale e Nazionale, torniamo, tutti insieme, a far sventolare quella bandiera ingiustamente ammainata. Sabato 9 Novembre tutti a Roma!


Il volantino firmato dalla Coalizione


A difesa dell'Ospedale "San Giovanni di Dio"

Nella serata di ieri, Mercoledì 16 Ottobre, si è tenuto un incontro tra i Partiti di Maggioranza al Comune di Fondi: PdL, "LaDestra", UDC, "Io Sì", "Litorale e Sviluppo Fondano". Alla presenza del Sindaco Salvatore De Meo, sono state affrontate una serie di problematiche che verranno portate all'attenzione all'interno dei prossimi Consigli Comunali.
In particolar modo ci si è soffermati sul problema, di estrema attualità, rappresentato in particolare dall'Ospedale di Fondi e più in generale delle sorti del Presidio Sanitario Centro. Quale Partito Politico abbiamo rappresentato l'esigenza (condivisa anche dalle altre forze politiche) di proseguire sulla strada intrapresa (attraverso Interrogazioni Regionali, Comunicati Stampa, Gazebo della scorsa Domenica in Piazza Matteotti, ed altre iniziative in essere), tesa a mantenere alto il livello di attenzione dell'opinione pubblica del comprensorio, nonchè a sollecitare in primis il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti (Commissario Straordinario alla Sanità del Lazio), affinchè ci si sieda attorno ad un tavolo al fine di definire la situazione del nosocomio di Fondi e di Terracina.
Per quanto ci riguarda, pur prendendo atto della grave situazione finanziaria generale, della necessità di razionalizzare i servizi, di evitare sprechi e sperperi, non siamo disponibili a pagare un alto prezzo alle logiche perverse che spesso previlegiano la sanità romana rispetto a quella pontina, a dover sottostare passivamente ad un'altra operazione fatta sulla pelle e contro gli interessi della comunità fondana e di tutto il comprensorio. Qualcuno ci accuserà di becero campanilismo. Poco ci interessa, perchè lasciamo agli altri l'uso delle belle parole che spesso nascondono il vero senso delle cose, per continuare ad essere orgogliosamente noi stessi: dire quello che pensiamo e fare quello che diciamo.
Ben volentieri lasciamo agli altri le operazioni di equilibrismo dialettico e comportamentale, siano essi di una certa sinistra e di un certo centrismo, perchè da Uomini di Destra quali siamo, la gente pretende ben altri comportamenti...

giovedì 10 ottobre 2013

Il nostro impegno per il "San Giovanni di Dio"

A seguito dell'incontro avuto a Roma, presso il Consiglio Regionale del Lazio, dai dirigenti locali Angelo Macaro e Francesco Ciccone con il Gruppo Consiliare de "LaDestra", composto da Francesco Storace e Fabrizio Santori, circa la situazione drammatica in cui versa l'Ospedale "San Giovanni di Dio" di Fondi, lo stesso Consigliere Santori (tra l'altro Componente della Commissione Salute) ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione urgente in merito alla situazione del Presidio Ospedaliero Centro, costituito appunto dal nosocomio fondano e dall’Ospedale "Alfredo Fiorini" di Terracina. Cliccando sul link potrete leggere il testo integrale dell'interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, On. Leodori...

http://www.fabriziosantori.com/modules.php?name=News&file=article&sid=19204

mercoledì 27 giugno 2012

Per l'istituzione del marchio "De.Co." a Fondi

L'art. 3 del Decreto Legislativo 267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali", al comma 2, dispone che "il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo", mentre il successivo art. 13, 1° comma, aggiunge che "spettano al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona ed alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondio le rispettive competenze”. Pertanto, ritenendo il Comune sicuramente legittimato ad assumere autonome iniziative , anche di tipo regolamentare, a sostegno delle produzioni tipiche locali dell’agricoltura e dell’artigianato, purchè, ovviamente, non invadano la sfera di competenza di altri Enti, "LaDestra" di Fondi ha invitato e sollecitato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, così come già fatto da molti altri Comuni ad istituire la Denominazione Comunale di Origine “De.Co." per i prodotti tipici e tradizionali del territorio fondano anche come strumento di promozione dell’immagine del Comune; creare un marchio “De.Co.” che attesti “l’origine del prodotto oltre alla sua composizione”; predisporre ed approvare il relativo regolamento; istituire il registro dei prodotti "De.Co."; istituire l’Albo Comunale delle iniziative e manifestazioni. Invito e proposta che inoltre prevede la nomina di una Commissione di esperti ed operatori del settore agroalimentare, per redigere i disciplinari di produzione, per il controllo e l’ammissibilità dell’iscrizione di un prodotto nel Registro "De.Co.". 

Riteniamo che la "De.Co." possa essere un innovativo strumento, finalizzato a censire e valorizzare quei prodotti agro-alimentari ed artigianali che sono legati indissolubilmente alla storia, alle tradizioni ed alla cultura del territorio comunale in cui hanno origine, costituendo quindi un motivo di sicuro interesse ed una fonte importante di attrattiva per il turismo enogastronomico e di qualità, che è in continua crescita. Attraverso la "De.Co.", il Comune di Fondi potrà valorizzare le risorse del nostro territorio (e, tra queste, le risorse economiche indirizzate verso un modello di sviluppo sostenibile) e salvaguardare le peculiarità produttive locali, nei settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Si potrà, infine, anche dare visibilità all’opera di tutti quei piccoli produttori presenti nel territorio comunale ed ai loro prodotti, spesso veramente unici, che oggi non sono sufficientemente conosciuti dal grande, pubblico nonchè costituire una forma di garanzia per il Consumatore, in quanto essa vale per attestare l’origine, la genuinità, la composizione e le modalità dei prodotti, che vengono codificate da specifici disciplinari di produzione, stabiliti dal Comune, nel rigoroso rispetto degli usi, delle consuetudini e delle tradizioni locali.

"Nel corso di un incontro di Coalizione svoltosi in questi giorni, "LaDestra" ha presentato al Sindaco De Meo la proposta relativa all’istituzione nel nostro Comune della "De.Co.", Marchio a Denominazione Comunale, prendendo atto con estrema soddisfazione della disponibilità ad attivare il relativo iter procedurale espressa dal primo cittadino. Una proposta che si inserisce tra le iniziative per la difesa e la promozione delle colture e culture territoriali e per la valorizzazione delle attività agro–alimentari tradizionali, perché riteniamo che sia nostro dovere quello di tutelare le eccellenze del nostro territorio comunale" commenta il Segretario Comunale del Partito, Angelo Macaro.

mercoledì 13 giugno 2012

A Napoli tanto entusiasmo!

Mentre alcuni esponenti del Centro-Destra, dentro e fuori il "PdL", così come accade nel Centro-Sinistra, si agitano, fanno dichiarazioni ed incontri per tentare di salvare con intrighi di Palazzo il loro posto alla Camera o al Senato, "LaDestra" ancora una volta ha avuto il coraggio di scendere in piazza. Siamo consapevoli che l’attenzione verso "LaDestra" sia crescente e che il suo potenziale elettorato va ben oltre le percentuali fino ad oggi riscontrate.
 
L’elettorato tradizionale del Centro-Destra ha finalmente capito l’inaffidabilità di certi personaggi, i quali riscoprono una Destra Politica, Sociale e Nazionale solo quando sono in difficoltà per alzare il prezzo nelle trattative tra fazioni che spesso non hanno più nulla di politico, ma sono legate ai rapporti di forza tra gruppi di potere. Con la manifestazione di Napoli inizia un nuovo percorso de "LaDestra", la quale confermando la sua Fedeltà Ideale riprende quell’azione autenticamente Sociale e Popolare di cui oggi l’Italia ha bisogno, non solo per rigenerare la Politica ma anche per evitare che si possa consegnare il Paese ad un isterico ribellismo che poco ha a che fare con la necessità di dare al nostro Paese un’alternativa all’attuale sistema. 
 
"LaDestra" è interessata a ricomporre un mondo in cui i valori della Nazione, della socialità e dei diritti dei cittadini abbiano la priorità, però non è disponibile a dare il suo appoggio al teatrino della politica con il quale si pensa di riconquistare la fiducia elettorale. Sì, quindi, a una ricomposizione dell’autentico mondo di Destra, ma con altrettanta determinazione ribadiamo, come già fatto in passato, che se non ci sarà un disegno trasparente e coerente sarà capace di andare da sola, perché la scelta tra il posto comodo in poltrona e la continuità ideale da "LaDestra" fu già fatta nel momento in cui parte della sua classe dirigente rinunciò alla posizione di Palazzo per dare vita a un nuovo percorso politico.

giovedì 17 maggio 2012

"LaDestra" a De Meo: "Chiudiamo con Equitalia!”

Nella mattinata di ieri (Giovedì 17 Maggio), attraverso una nota protocollata in Municipio, la Sezione di Fondi de "LaDestra" ha chiesto ufficialmente al Sindaco Salvatore De Meo di avviare la pratica formale per interrompere ogni rapporto con “Equitalia”, in considerazione del fatto che il 31 Dicembre prossimo giungerà a scadenza la collaborazione, se così possiamo definirla, tra le Amministrazioni Comunali e la Società pubblica incaricata della riscossione nazionale dei tributi, pertanto i Comuni potranno autonomamente scegliere altre forme di riscossione e recupero dei crediti, come da Decreto Legge 6 Dicembre 2011, n. 201.

La norma, infatti, prevede che a partire dal 1° Gennaio 2013 tutti i Comuni non potranno più avvalersi del servizio di “Equitalia” (la facoltà era già prevista dal 1977). Come alcune Amministrazioni Comunali, che hanno già dato vita ad Agenzie Comunali create ad hoc, proponiamo al Sindaco di avviare ogni procedura per interrompere il rapporto con “Equitalia”, ed optare per la costituzione di un’Agenzia che si occupi della gestione tributaria ed extrabituaria dei contribuenti fondani. Riteniamo, infatti, che per il Bilancio di un’Amministrazione Comunale come la nostra, la riscossione diretta di tasse e multe possa essere una boccata d’ossigeno non trascurabile.

“Equitalia” è al centro di molte polemiche, in quanto ritenuta causa di gravi problemi economici a danno dei cittadini (privati o imprenditori). “LaDestra”, come anche altri Partiti ed Associazioni, ritiene che i metodi adottati, i costi esorbitanti e gli interessi al limite dell'usura applicati nella riscossione da “Equitalia” contribuiscano ad aggravare la situazione economica di famiglie imprese in un periodo già di per sè difficile. Come hanno avuto modo di evidenziare diversi movimenti, il pagamento dei tributi fa parte degli obblighi di legge, tuttavia raddoppiarne l'importo dovuto, a seguito dell'intervento di “Equitalia”, per chi non è riuscito suo malgrado a versarlo, può significare tracollo finanziario delle famiglie e delle imprese coinvolte ed un vantaggio solo per le casse dello Stato.


Inoltre la riscossione dei tributi da parte di “Equitalia” comporta per il Comune l'obbligo di pagamento di un importo a titolo di provvigione per tale servizio. Una doppia fregatura dunque: sia per i Comuni sia per chi deve saldare il proprio debito, maggiorato di spese, interessi straordinari e sanzioni. Ebbene, la Legge dello Stato 388/2000 art. 36 e legge n. 106/2011 prevede che tutti i Comuni possano evitare le conseguenze sopra descritte mediante la riscossione diretta dei rispettivi crediti senza dover delegare “Equitalia”. Una possibilità già raccolta da alcune Amministrazioni.


Speriamo, dunque, che venga preso in considerazione il nostro appello: per il Comune di Fondi significherebbe un notevole vantaggio economico (che potrebbe essere usato in parte per trovare risorse ed abbassare le aliquote IMU, ad esempio) ed una concreta dimostrazione di sensibilità e vicinanza verso i propri cittadini in un momento così delicato.


Con l’occasione facciamo inoltre notare che i Comuni sono obbligati, già dal 2005, a provvedere in proprio alla riscossione dei tributi, ma hanno ottenuto proroghe di anno in anno, fino al 2011. Con la nuova legge n. 106/2011, è stato ribadito l'obbligo di provvedere in proprio alla riscossione a partire dal 1° Gennaio 2012. Tuttavia, l'ennesima proroga di un anno ottenuta dall'ANCI (fino al 1° Gennaio 2013, e anche allora dovranno essere indette delle gare e passerà ulteriore tempo), lascia intuire che questo provvedimento non verrà mai adottato se non sarà preteso dai cittadini in ogni singolo Comune. Ecco lo scopo della nostra istanza: interrompere questo gioco delle parti che sta colpevolmente rimandando il problema.

L’iter da esplicitare è semplice. Basta approvare una Delibera Comunale, citando la normativa che conferisce agli Enti locali il potere di attivare la riscossione dei crediti secondo modalità proprie, che velocizzino le operazioni. Le carte vincenti sono l’Articolo 36 della Legge 388/2000 e la 166/2011 che stabiliscono che i Comuni possono non servirsi della Società creata da Agenzia delle Entrate ed Inps per la riscossione nazionale dei tributi.

La nostra vuole essere una battaglia contro l’eccesso di tasse e di burocrazia. Chiediamo di armare quest’Amministrazione di senso civico e cercare di ridare ai Cittadini più "umanità" che "equità".


La proposta è quella di creare una Società dal volto più umano che riesca a distunguere tra i “furboni del fisco” e chi, invece, si trova magari nella condizione di non aver potuto pagare le tasse per poter salvare l'Azienda a sua volta creditrice. Un funzionario del Comune di residenza del debitore ha gli strumenti e le informazioni necessarie per valutare gli effettivi casi di difficoltà economica del contribuente. In che modo? Uno potrebbe essere quello di trovare accordi con i debitori attraverso formule di rateizzazione dei pagamenti, e permute con chi nello stesso tempo vanta crediti dell'Amministrazione Comunale. Bisogna inoltre istituire un tavolo permanente con le Associazioni degli imprenditori per fare in modo che i meccanismi di riscossione siano attenti alle esigenze del territorio, evitino forme di riscossione troppo aggressive, siano sempre attente a distinguere il vero evasore dall'imprenditore che versa in una vera condizione di crisi.

Il Segretario Comunale, Angelo Macaro
Il Dirigente, Francesco Ciccone

giovedì 10 maggio 2012

Domenica 13 Maggio in Piazza Matteotti...

L'istituzione dell'IMU da parte del Governo Monti e dei Partiti che lo appoggiano e le Aliquote votate recentemente dal Consiglio Comunale di Fondi rischiano di incidere in maniera molto pesante sul già precario equilibrio economico della gran parte delle famiglie fondane, che oggi più che mai, ha serie difficoltà ad affrontare le spese quotidiane. In questi tempi durissimi dopo gli aumenti di IVA, IRPEF, del prezzo della benzina, delle utenze, dei beni di consumo, l'aumento degli anni di lavoro prima della Pensione, sta per abbattersi anche sulla testa dei cittadini fondani un'altra pesante tegola: l'IMU, imposta che colpirà la maggioranza delle famiglie che dopo una vita di grandi sacrifici sono riusciti a comprarsi una Casa, nonché imprenditori, soprattutto i più piccoli, che già lottano ogni giorno per non chiudere. La si potrà però pagare a rate...
Questo tributo che noi riteniamo più vessatorio della vecchia ICI, serve esclusivamente per coprire i buchi del Bilancio Statale ed in misura minore i buchi del Bilancio Comunale. Per questo, a nostro avviso, l'Amministrazione Comunale e le varie forze politiche avrebbero dovuto farsi carico, consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa la maggioranza dei cittadini di Fondi, di assumersi la responsabilità, uscendo fuori dallo schema precostituito maggioranza–minoranza che inevitabilmente porta solo a sterili contrapposizioni di facciata, di attutire gli effetti nefasti dell'IMU rinunciando a parte dei loro introiti. Partendo, infatti, dalla facoltà riconosciuta della legge ai Consigli Comunali di intervenire sulle Aliquote avrebbero potuto e dovuto, a nostro avviso, andare incontro alle difficoltà dei cittadini riducendo al massimo possibile le Aliquote ed aumentando al massimo le detrazioni, senza limitarsi a mere operazioni ragionieristiche che, pur avendo una loro logica contabile, mancano di sensibilità nei confronti delle famiglie, delle imprese, degli artigiani e commercianti di Fondi, che hanno sempre pagato le tasse ed oggi sono chiamati a pagare per chi ha sempre sperperato.

In tal senso è indirizzata la nostra iniziativa di Petizione Popolare rivolta all'Amministrazione ed ai Consiglieri Comunali. affinchè modifichino la Delibera con cui sono state stabilite le Aliquote IMU per l'anno in corso, prevedendo la riduzione al minimo delle Aliquote ed elevando al massimo l'importo delle detrazioni previste dalla legge.

Noi de "LaDestra" riteniamo che le tasse non possono essere aumentate perché contrario al nostro spirito, ai valori del nostro Statuto e al motivo stesso per cui ci mettiamo la faccia giorno dopo giorno facendo Politica. Se veramente lo Stato vuole tutelare i cittadini onesti, i veri lavoratori e le categorie deboli in genere, così come dovrebbe fare uno Stato Sociale, colpisca duramente gli evasori fiscali, e per fare cassa, applichi per esempio una Patrimoniale sulle grandi rendite, abolisca il Finanziamento Pubblico ai Partiti ed ai Giornali, elimini i privilegi della Politica. Se il Comune di Fondi si trova in difficoltà economiche non può pensare di superarle aumentando le tasse ma tagliando i rami secchi nella Pubblica Amministrazione, eliminando sprechi e sperperi, razionalizzando le spese non indispensabili. E se sacrifici vanno fatti, allora anche la classe politica locale per prima deve dare segnali ed esempi tangibili a partire dalla riduzione degli stipendi percepiti, alla rinuncia dei gettoni di presenza alle Commissioni Consiliari, al contenimento dei rimborsi spesa ecc. Solo così i Partiti potranno riacquistare la loro credibilità ed i cittadini onesti riacquistare fiducia nella Politica e in chi la rappresenta a tutti i livelli.