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sabato 5 aprile 2008

A difesa di consumatori ed imprenditori

Un intervento che vuole adempiere ad un doppio doveroso impegno: sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e tranquillizzare il cittadino nella sua veste di consumatore di prodotti ed in seguito poi solidarizzare con gli operatori del settore lattiero-caseario incoraggiando gli stessi a proseguire nel loro lavoro con serenità e trasparenza. Questo l’obiettivo del Comunicato Stampa diffuso da “LaDestra” di Fondi, a firma del Portavoce locale Antonio Conte, di Angelo Macaro, Dirigente Provinciale del Partito nonché Candidato al Senato della Repubblica, ed il gruppo di “Gioventù Italiana”.


“Principio fondamentale è quello di non dover cadere nell’errore di generalizzare il fenomeno ed innescare così inutile allarmismo nella cittadinanza, poiché gli allevamenti pontini rappresentano una garanzia di qualità, affidabilità e bontà nel mercato dell’Italia centrale e per questo motivo il consumatore non deve assolutamente preoccuparsi”, tiene oggi a sottolineare Antonio Conte, che conclude dicendo: “Aver incontrato diversi operatori che fanno parte di questo settore da decenni ed aver riscontrato la necessità di comunicazione ai cittadini della reale situazione ci ha quindi spinti ad intervenire sull’argomento, oggi che i media stanno erroneamente disegnando anche il basso Lazio come zona a rischio a causa dei problemi nati in Campania”.


“Le aziende del nostro comprensorio ricevono periodici controlli da parte dell’ASL, seguono con la massima attenzione le disposizioni legislative come nel caso dell’autocertificazione, ed a proprie spese si avvalgono della professionalità di un biologo per due momenti di campionatura, sulla materia prima ed a seguire sul prodotto finito. Tutto ciò non fa altro che aumentare sensibilmente il grado di qualità dei prodotti che poi finiscono nei supermercati o nei negozi di generi alimentari del posto e altrove. Non a caso negli ultimi mesi è evidentemente cresciuta la domanda e numerosi caseifici della provincia di Latina hanno iniziato ad approvvigionare i banconi di mezza Italia. Testimonianza diretta della genuinità e serietà degli allevamenti nostrani nonché degli stessi imprenditori del settore lattiero-caseario” ribadisce Angelo Macaro.


L’invito de “LaDestra” è chiaro: i controlli effettuati in zona negli ultimi anni hanno dimostrato come non ci sia traccia di diossina nella nostra produzione ed in quella regionale in genere, per questo motivo, ed in virtù dell’intensificarsi delle verifiche, mai come in questo momento i prodotti risultano ancora più sicuri del solito, motivo per cui non c’è ragione di preoccuparsi. Il latte pontino è estraneo a qualsiasi “macchia” ambientale e organica, va piuttosto difeso e valorizzato sempre più.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Solidarietà e sostegno alle aziende del settore bufalino

Il calo dei consumi di mozzarella di bufala, dovuto alle allarmistiche notizie riguardanti il presunto rilevamento di tracce di diossina in alcuni quantitativi di prodotto, rischia di dare un duro colpo alla zootecnia provinciale già in difficoltà per le note vicende riguardanti due tra i più importanti caseifici esistenti sul territorio, Pettinicchio e Cisternino.
La vicenda delle quote latte ha, negli anni scorsi, ridimensionato di molto il patrimonio zootecnico della nostra provincia; le difficoltà derivanti dall'applicazione delle norme comunitarie, che impedivano di fatto uno sviluppo economicamente compatibile, ha indotto una gran parte degli allevatori a vendere le proprie quote di produzione ad aziende del nord e chiudere quindi le stalle con gravi ripercussioni sia sul piano economico che occupazionale.
Una parziale ma importante risposta è venuta dalla riconversione di molti allevamenti bovini in allevamenti bufalini e dalla nascita di nuovi insediamenti di bufale che, non essendo soggetti a contingentamento, si sono sviluppati e ci hanno portato ad essere una delle realtà emergenti nel panorama nazionale. Con quasi 31 mila capi in lattazione e con una produzione annua di circa 650.000 q.li di latte e decine di caseifici, di cui molti aziendali, questo settore rappresenta ormai una realtà da incentivare e su cui puntare per il futuro.
La mozzarella di bufala rappresenta un prodotto sano e di qualità che fa ormai parte della tradizione gastronomica e della stessa identità territoriale della nostra realtà produttiva.

Occorre far conoscere all'opinione pubblica come i controlli nel campo siano estremamente rigorosi, lo dimostra il fatto che le verifiche sono costanti e portano anche al sequestro di prodotto non rispondente alle norme sanitarie e di qualità, e che, fermo restante che chi sbaglia deve pagare, non si può penalizzare un'intera categoria che lavora e produce nel rispetto della legge.
E' indispensabile evitare che si propaghi questo allarmismo che porterebbe ad accentuare ciò che già sta avvenendo cioè una riduzione sensibile dei consumi anche sul mercato interno oltre che sul fronte delle esportazioni.
Auspichiamo infine che si possa attivare una campagna informativa rivolta ai consumatori, che debbono essere garantiti e rassicurati, in cui si chiarisca come il fenomeno sia sotto controllo e che il prodotto che arriva sui mercati è sicuro perché sottoposto a controlli sempre più attenti.