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martedì 6 ottobre 2009

Centro Storico: droga e degrado!


Luoghi pubblici e coscienza civile sono concetti che spesso risultano incompatibili. Fondi in questo non risulta certo un'eccezione, anzi. Strutture pubbliche deturpate, rifiuti e degrado sono all'ordine del giorno in molti angoli della città, come nel caso del Centro Storico, più precisamente nella zona tra Piazza della Repubblica e Via Giuseppe Mazzini dove numerose sono le siringhe utilizzate e lasciate per strada, fra i “resti” di quello che era fino a qualche anno fa il “Novocine” ed i ruderi dell’area antistante, costituendo un forte pericolo per l’incolumità dei passanti e la sicurezza dei residenti. I casi di giovani ed anziani che hanno rischiato di essere punti dagli aghi delle siringhe, infatti, sono sempre di più. Pungersi con una siringa lasciata per strada potrebbe causare conseguenze disastrose. Esistono molte possibilità di contrarre infezioni di varia natura come Epatite B, Epatite C o HIV, dovute alla trasmissione con il sangue residuo sugli aghi delle siringhe abbandonate.


A questo punto ci domandiamo: per tutelare la sicurezza dei nostri concittadini bisogna forse aspettare che accada qualcosa di irreparabile? Il segnale d’allarme che vogliamo lanciare è quindi molto chiaro e non consente più di demandare il problema. Una soluzione potrebbe essere l’installazione, in alcuni punti delle aree più a rischio della città, di appositi ulteriori contenitori protetti per la raccolta delle siringhe utilizzate da affiancare a quelli già presenti. Un’Amministrazione che si rispetti, sia essa Comunale, Provinciale o Regionale, dovrebbe impegnarsi costantemente per proteggere l’incolumità del Cittadino, anche con l’aumento di controlli finalizzati a non permettere di drogarsi in luoghi così centrali ed assai frequentati. A Fondi tutto ciò non accade e, per sentirsi a posto con la coscienza, ci si limita a collocare ridicoli tabelloni con divieti di transito che nessuno rispetta.


Se un regista volesse “girare” un Documentario sul Centro Storico di Fondi lo intitolerebbe sicuramente “Droga e Degrado”. Un patrimonio di tradizioni, storia, monumenti e costume rovinato dall’indecenza e dall’irrispettoso comportamento di chi ha trasformato Corso Appio Claudio e dintorni in una zona “off limits”. Noi aggiungeremmo una terza tristissima parola per completarne il titolo, e cioè “Indifferenza”. Indifferenza da parte di tutto e tutti verso una gioventù che, ignorata dal resto della società, preferisce cercare qualche “briciolo di falsa felicità” in qualche grammo di hashish o di droga più pesante. Una gioventù che preferisce cercare “un briciolo di falsa realtà” nello schermo di un televisore o di un computer, forse proprio perché i parchi e le strade dove nacquero e crebbero i loro padri sono luoghi sempre più off-limits, dove spadroneggiano vandali e perditempo.

Se i nostri antenati vedessero come è stata ridotta la culla di Fondi si vergognerebbero di noi. L’avvenire ci vedrà protagonisti in una difficile battaglia: ridare vita, “rumore” e vigore ad un “Corso” in avanzato stato di decomposizione. Non è una “Settimana” ogni 365 giorni a poter restituire il Centro Storico al suo vero valore ed al suo immenso potenziale, turistico e commerciale. Noi siamo pronti a donarci in toto a Fondi. Ma i Fondani, specialmente quelli più giovani, devono ribellarsi, reagire e replicare a muso duro contro chi affossa il “cuore” della nostra bella Fondi per regalare affari facili e successi imprenditoriali all’esterno. Con veemenza: “Riprendiamoci la nostra Città!”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Indifferenza... penso sia questa la parola chiave in negativo di qsto articolo,i giovani sono il futuro,ma nella nostra città regna nella maggiorparte dei giovani l'indifferenza,indifferenza verso i valori e quando i valori vengono meno la società,in qsto caso la nostra città, ma ciò è amplificato a tutta la nazione,nn può fare altro che decadere,manca nei giovani l'umiltà,la fratellanza,l'amore delle proprie origini,l'amore x la nostra terra e la nostra storia,possono essere vari i motivi di tutto ciò, ma noi giovani abbiamo un cervello, lo dobbiamo mettere in moto e se pensiamo che la società a partire dalla nostra realtà cittadina nn ci soddisfa, qualsiasi sia il motivo,nn dobbiamo rassegnarci,dobbiamo ribellarci e far venire fuori le nostre idee,essere uniti,penso sia qsto il punto di partenza x cambiare le cose,perchè penso che siamo in molti ad essere delusi di troppe cose che nn vanno nella nostra città.Coraggio, unità, così si può cambiare..