Vince la Francia profonda. Vince con la marcia trionfale di Marine Le
Pen, che è arrivata attorno alla barriera del 20% grazie al vasto
consenso con cui il "Front National" è riuscito a penetrare ovunque.
Sarkozy deve leccarsi le ferite: nella storia di Parigi, è il primo
Presidente della Repubblica che deve
scontare l’umiliazione di arrivare secondo al Ballottaggio. Sarà lui a
dover sfidare il socialista Hollande, che lo ha superato in voti. Ma
tutti guardano a Marine Le Pen. Sondaggisti interessati la volevano
insidiata nella terza posizione dall’estrema sinistra, che invece è
stata quasi doppiata, mentre è insignificante il risultato del candidato
centrista. Lei, Marine, ha azzeccato il risultato. Ovviamente, non ci
permettiamo di dare suggerimenti sulla votazione di Ballottaggio per
l’Eliseo. Siamo gelosi custodi del principio di Sovranità, a maggior
ragione vale per la Le Pen. Certo è che ora occorre mettere in moto
qualcosa di ancora più vasto, che si espanda in tutta l’Europa. Marine
ha messo in discussione un modello europeo basato esclusivamente sulla
moneta; ha contestato la centralità della Banca d’Europa; ha detto basta
alle umiliazioni riservate al popolo greco; ha paragonato ad un colpo
di Stato l’ascesa al Governo Italiano di Mario Monti; dice NO al "fiscal
compact". La Le Pen non vuole che si precipiti nel fondamentalismo
islamico; pretende una società equilibrata nei suoi valori; si è
conquistata sul campo la leadership di un ideale "Fronte delle Nazioni
d’Europa". Noi ci lavoreremo con caparbietà; per costruire un’Europa
basata più sulla persona che sui mercati; più sui valori che sullo
spread. Cambia tutto! Anche da noi. Marine Le Pen non è Beppe Grillo.
Ora tocca al Popolo Italiano capirlo...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento