Particolarmente caldi i temi della Sicurezza e dell’Immigrazione. Fondamentale, in ogni caso, la “certezza della pena”. Subito una revisione della Legge Gozzini e riduzione dei benefici di legge in relazione alla carcerazione per tutti quei reati che creano allarme sociale; stretti e sempre maggiori controlli sull’applicazione della pena; introduzione obbligatoria del “braccialetto elettronico” per accedere ai programmi di reinserimento sociale per i detenuti. No ad ogni nuovo indulto e/o amnistia! Lotta durissima tanto contro la microcriminalità (vera e propria piaga endemica, diffusa su tutto il nostro territorio nazionale) quanto contro il crimine organizzato ed il racket, con innalzamento delle pene oggi previste. Proponiamo “Tolleranza zero” contro lo spaccio di stupefacenti e l’innalzamento della pena, fino all’ergastolo, per i grandi spacciatori.
Riteniamo importante la castrazione chimica per i pedofili, così come l’inasprimento delle pene per i reati di violenza carnale. Tra i nostri obiettivi quello di togliere la prostituzione dalle strade, abolendo l'obsoleta Legge Merlin, ed al contempo contrastando pesantemente lo sfruttamento della prostituzione da parte della criminalità. Subordinare la concessione del “permesso di soggiorno lavorativo” alla firma di accordi bilaterali con gli Stati di origine, relativamente allo scontare nelle carceri di quei paesi le pene per eventuali reati commessi in Italia dagli immigrati. Rilevazione delle impronte digitali e del DNA per tutti gli stranieri extracomunitari che chiedano un permesso di soggiorno superiore ai "sei mesi" di permanenza sul territorio nazionale. Ed in particolare una mappatura completa del fenomeno migratorio in Italia e blocco di ogni ipotesi di sanatoria più o meno mascherata. L’ospitalità nei campi nomadi, a nostro parere, dovrà d’ora in poi essere inderogabilmente legata alla dimostrazione della possibilità di mantenimento per sé e il proprio nucleo familiare. Basta con i “fogli di via” che diventano poi carta straccia! Espulsione reale ed immediata, con provvedimento del Prefetto, per tutti i clandestini che girano in Italia senza regolare permesso di soggiorno. Applicazione, infine, del reato di riduzione in schiavitù nei confronti degli scafisti.
Sia istituito un Albo delle moschee ed un Registro pubblico degli Imam. Proponiamo l’edificazione di luoghi di culto, estranei alle ipotesi concordatarie, subordinata all’approvazione del Ministero dell’Interno oltre all’autorizzazione del Sindaco, ed introduzione per legge dell’obbligo di pronunciare i sermoni in lingua italiana allo scopo di scongiurare il fomento dell’integralismo religioso. Prioritario il divieto di indossare il velo islamico nelle scuole, e comunque alle minorenni. “No” fermo e deciso a qualsivoglia riduzione dei tempi necessari all’ottenimento della cittadinanza italiana. “No” al diritto di voto amministrativo per i residenti privi di cittadinanza!!! Assolutamente indispensabile avviare una preferenza nazionale nell’assegnazione degli alloggi e nella scuola di ogni ordine e grado, a partire dagli asili nido e dalla scuola materna. Infine, un convinto “No” all’ingresso della Turchia nella Comunità Europea.
Ribadiamo la necessità di un rafforzamento dell’ordine sociale attraverso politiche che riconoscano alle Forze Armate ed alle Forze dell’Ordine (ed a chiunque operi come Pubblico Ufficiale nelle sue competenze), ruolo, dignità e possibilità operative con adeguata considerazione delle necessità di struttura, logistica e personale. All’uopo considerando e risolvendo problemi alloggiativi, adottando politiche salariali adeguate allo status ed all’operato, provvedendo al riordino ed alla riqualificazione delle carriere, ed all’eliminazione del precariato.
In tema di Giustizia proponiamo la separazione funzionale delle carriere tra Magistratura inquirente e magistratura requirente. Per evitare l’attuale degenerazione delle correnti della Magistratura, che deve rimanere così indipendente anche dalla “casta” dei magistrati politicizzati, proponiamo così l’elezione a sorteggio dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura tra coloro che ne hanno i requisiti. Importante aumentare efficienza e rapidità del “corso della Giustizia” sia per ciò che concerne l’azione penale (sempre e comunque doverosamente orientata ai criteri di “certezza del diritto uguale a certezza della pena”) sia per ciò che concerne lo scandaloso stato in cui si trova la “giustizia civile”. Riteniamo, infine, necessario il completamento della riforma del Codice di Procedura Civile, snellimento dei tempi di definizione delle cause e forme di incentivo alle procedure extra-giudiziali.
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