
Per quanto concerne la Sanità, riteniamo che, anche creando un rapporto virtuoso tra Sanità pubblica e Sanità privata, coinvolgendo Stato e Regioni, vada potenziato innanzitutto il Sistema pubblico della sanità: intervenendo per rimuovere tutte le incrostazioni burocratiche, controllando fortemente le spese inutili e rimuovendo i deficit di sistema, ma sempre tenendo al centro del discorso il cittadino-paziente, garantendo in particolare ai non abbienti la possibilità di scegliere dove e come farsi curare, garantendo anche a chi non è nelle condizioni economiche per farlo privatamente di essere curato e assistito secondo criteri qualitativi e di eccellenza. Riteniamo sia necessaria una vera e propria “rivoluzione” nel campo della sanità che non può poggiare esclusivamente su criteri di privatizzazione, ma in base al principio di sussidiarietà, deve poter contare sul coinvolgimento della cittadinanza organizzata in forma associativa per aiutare, sostenere, tutelare i pazienti: in altre parole tutte quelle attività extra-ospedaliere a beneficio dei pazienti, spesso ignorate dal sistema Pubblico ma apprezzate dai cittadini e necessarie alla qualità della vita dei pazienti. Le Associazioni meritevoli devono essere individuate, ed a loro deve essere affidato, attraverso la stipula di convenzioni, un pezzo di Sanità e sostegno al Sociale; non parliamo dei soliti contributi a pioggia ai “furbetti delle cooperative” o agli amici degli amici: parliamo di meritocrazia. Chi lavora bene, nell'interesse dei pazienti, e fa risparmiare denaro allo Stato, va individuato, coinvolto nei processi decisionali e premiato. E questo vale nel campo della salute, come dell’assistenza ai bisognosi e agli anziani, nel recupero degli emarginati e dei tossicodipendenti: così il “terzo settore”, il volontariato sociale, la società civile organizzata per la tutela di chi ha meno sono anch’essi pilastri che la Destra considera fondamentali per l’edificazione di un nuovo Stato Sociale. Per ciò che concerne la nomina dei Manager del Settore Sanitario riteniamo che essa debba essere basata esclusivamente su criteri di capacità e merito e non in base all’odioso principio delle nomine partitiche.
Argomento Istruzione: “LaDestra” si batterà per ridare fiducia al corpo docente nelle Scuole di ogni ordine e grado, premiando chi più si impegna e merita, al fine di gratificare maggiormente chi occupa un ruolo così delicato come l’insegnamento e migliorare gli standard scolastici. Se uno slogan fortunato del passato prevedeva le 3 “i” di Inglese-Internet-Impresa come elementi centrali di un ragionamento modernizzatore per la scuola italiana, noi crediamo che vada oggi invece posto l’accento su una quarta “i”, quella di “Identità” che deve tornare orgogliosamente nei programmi scolastici e che non può più venir annientata dalla cultura post-sessantottina che vuole educare i nostri figli come individui sradicati, cosmopoliti e privi della conoscenza della propria storia e della propria memoria (autentiche basi su cui costruire con successo il proprio futuro) senza capacità critica, in una scuola massificata che continua a rifiutare il merito come primo ed essenziale elemento di selezione e avanzamento negli studi. Identità: a maggior ragione ribadiamo questo nostro pensiero nel momento in cui sempre più sono compagni di classe degli studenti italiani migliaia di immigrati e i loro figli. Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia altra Religione diversa da quella Cattolica nelle scuole statali, e crediamo sia invece doveroso introdurre l’obbligo di studiare la cultura e la civiltà giuridica del nostro Paese proprio al fine di non creare sacche di emarginazione tra gli studenti di culture e religioni diverse. Proponiamo l’abolizione dei test di ingresso all’Università: i criteri di selezione dei più “capaci e meritevoli” devono, per noi, avvenire principalmente attraverso la valutazione del curriculum studiorum.
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Outsider
Sette cavalieri per La Destra
Sette candidati tra Camera e Senato: tanti sono gli esponenti che La Destra di Francesco Storace inserisce in lista per le elezioni politiche. In favore della candidata premier Daniela Santanché, che venerdì sera è stata costretta da improvvisi problemi familiari a saltare l’attesa festa di chiusura della campagna elettorale in una nota discoteca di Latina, si schiera da Latina l’ex assessore comunale Andrea Stabile, inserito in ottava posizione al Senato. Accanto a lui, per Palazzo Madama, sempre nel collegio del Lazio, sono candidati Angelo Macaro, di Fondi, in 22esima posizione e Francesco Melisurgo, di Formia, al 24esimo didati per la Camera dei Deputati, nel collegio Lazio 2:da Aprilia, Consuelo Noviello, in quinta posizione; da Latina, Massimo Cicconi, ottavo in lista; da Sabaudia, Ernesto Iannaccone, al nono posto; da Terracina, Emilio Perroni, decimo in lista. Le donne restano una maggioranza silenziosa sulla quale hanno puntato molto tutti gli schieramenti ma la scelta più coraggiosa è proprio quella di Storace che non solo ha deciso di mettere in prima linea una donna ma ha optato proprio per la Santanchè fino a qualche mese fa “donna” di Fini.
(Andrea Apruzzese per "Il Territorio" del 13 Aprile 2008)
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