Benvenuti sul Sito Ufficiale de "LaDestra" e "Gioventù Italiana FONDI"

per aderire e partecipare alle nostre attività: ladestrafondi@email.it



mercoledì 4 giugno 2008

Immigrazione clandestina: reato oppure no?

Essere clandestini è un reato oppure no? Per Berlusconi, che durante tutta la Campagna Elettorale ci ha massacrato le orecchie con la questione della Sicurezza, ed anche a ragione, evidentemente non lo è. Ma non lo è perché lo pensa o perché ha ascoltato altre campane? “Vaticano” e Nazioni Unite svegliano le coscienze sopite degli ormai “razzisti” italiani? Questi interrogativi non ce li poniamo noi “addetti ai lavori” ma se li stanno ponendo un po’ tutti gli Italiani che improvvisamente si vedono trasformare il loro “voto utile” in qualcosa di “inutile” solo perché si ascoltano sirene di altri lidi. Del resto qui non si parla di teoria ma di pratica quotidiana. Se un italiano entra abusivamente in un’abitazione che non è la sua, giustamente viene accusato di violazione di domicilio, quindi di un reato. Se un immigrato non comunitario entra in Italia (la casa di tutti noi!) senza che qualcuno “lo inviti ad entrare” con un visto o un permesso di soggiorno non viola il nostro domicilio? E non è reato questo? Perché quindi scandalizzarsi tanto dell’eventuale istituzione del “reato di immigrazione clandestina”? Perché alla civilissima Gran Bretagna che prevede il reato in questione nessuno ha mai contestato nulla? Perché non provate ad entrare clandestinamente nei civilisti Stati Uniti d’America? Avete idea di cosa vi accadrebbe? Perché nessuno dice (strano!?!) nulla dei muri costruiti dalla socialista e democraticissima Spagna di Aznar a Ceuta e Mellila al confine con il Marocco?

Dove sta lo scandalo? Di fatto non esiste. Eppure Udc e Pd insorgono dimenticando, soprattutto il Pd del democratico giovane-vecchio Walter Veltroni, il “muro” costruito a Padova dal Sindaco piddino. Ora lo stesso Berlusconi fa retromarcia e parla di aggravante, ma aggravante di cosa? Se è reato è reato, altrimenti non esiste un’aggravante se un extracomunitario commette un reato da clandestino. E se un extracomunitario clandestino non commette reati (perché ovviamente non tutti i clandestini sono dei delinquenti) cosa si fa? Beh, certo, lo si manda per 18 mesi in Cpt. A spese di chi? Nostre ovviamente, anzi, già che ci siamo mandiamoli nelle caserme dimesse tanto non sappiamo che farci. Come ha suggerito il Ministro LaRussa. Però, se invece di mandarci dei clandestini, nelle caserme dimesse si costituiscono degli appartamenti per gli sfrattati italiani forse è meglio, magari si riesce a risparmiare anche sull’edilizia popolare.

Chissà, forse gli italiani indigenti, quelli massacrati dai mutui bancari, quelli che non arrivano alla terza settimana del mese, sarebbero anche riconoscenti al Governo ed alle Istituzioni nazionali. Allora, caro Berlusconi, viene da darLe un consiglio: non faccia retromarcia solo perché qualcuno pensa di sfruttare l’argomento razzismo contro di Lei, pensi invece a tutti quegli Italiani che le hanno dato fiducia anche e soprattutto per un rigore nuovo nella Sicurezza. E non faccia un passo avanti e tre indietro come i gamberi, perché gli italiani hanno un arma infallibile, quella del voto. E cinque anni passano presto! Quello italiano non è un popolo razzista come qualcuno vuol far credere, quello italiano è un popolo che ha dignità, storia, cultura e valori da dispensare. E lo fa da millenni!

Stefano Schiavi per www.ladestranews.it

Nessun commento: