L’unica soluzione possibile e praticabile per risolvere il problema dei rincari è quello della Carta Sociale. Al di fuori di questo esiste demagogia, piagnisteo o le rapine nei negozi, per i più coraggiosi. Si tratta di una proposta semplice e concreta, facilmente attuabile. Da una recente statistica ISTAT è stato calcolato che il 14%per cento delle famiglie italiane non ha un reddito che supera i 1.900,00 euro mensili e che il 30%per cento fa molta fatica a sbarcare il lunario. I prezzi dei beni di prima necessità hanno subito un’impennata negli ultimi mesi e ciò aggrava ulteriormente i bilanci di tante famiglie. Non possiamo sottacere una problematica che investe noi e milioni di italiani. Il nostro compito deve essere quello di farci carico delle esigenze di chi a fine mese non riesce ad arrivarci. Dobbiamo perorare la causa di milioni di “disgraziati” che vengono dimenticati dalla Politica perché essa fa da cameriera alle lobbies finanziare ed a Confindustria. La situazione specifica della nostra provincia rispecchia la grande emergenza nazionale.
Questa è la proposta: alle famiglie meno abbienti verrà data la “Carta Sociale”, con la quale potranno acquistare, a prezzi molto inferiori, i prodotti di prima necessità nei negozi che aderiranno al progetto. E per premio, gli stessi negozianti, avranno sconti sull’ICI ed altri sgravi fiscali, possibili grazie all'istituzione di un fondo comunale apposito che gratifichi così i commercianti aderenti. Più facile di così non esiste! Senza una Legge nazionale e migliaia di firme da raccogliere. Basta una semplice voce nel Bilancio Comunale che predisponga dei fondi ad hoc. La “Carta Sociale” può rivelarsi anche uno strumento per gratificare la “vita sociale” di ciascuno di noi, per curare la nostra salute e ritagliarci del tempo libero per coltivare cultura ed interessi. Sconti, quindi, sui prezzi di Cinema, Teatro, Musei, Mostre, Parchi tematici, sconti sull’acquisto di libri, dvd e compact disc, agevolazioni sui costi degli abbonamenti per pratica di discipline sportive, sconti sull’acquisto di pc per studenti, per famiglie il cui reddito complessivo non supera i 40mila Euro.
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