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venerdì 22 ottobre 2010
L'agricoltura ed il consumatore le nostre priorità
Oggi pomeriggio Storace sarà a Latina, con gli agricoltori del CRA, per una manifestazione in Piazza del Popolo. Con Storace ci sarà anche Roberto Buonasorte, che alla Regione è proprio nella Commissione che si occupa dei problemi del settore. Saranno a manifestare per pretendere la dichiarazione dello stato di crisi, a fronte di una situazione che ormai è diventata ingestibile per tantissime aziende che si trovano sull’orlo del precipizio. E’ una crisi evidente quella che colpisce l’agricoltura e la responsabilità va addossata a tutta quella Politica che da decenni se ne strainfischia.
Ci sono innanzitutto responsabilità europee, che vanno denunciate, contrastate, abbattute. Occorrono rappresentanti nazionali senza legami con poteri che tutelano ben altri interessi; ma hanno voluto, con lo sbarramento elettorale, impedire a chi è autonomo di poter rappresentare i diritti della terra. E l’Unione Europea privilegia la fabbrica industriale all’opera del contadino. E corriamo il rischio serio di veder degenerare gli effetti della crisi, di compromettere la tenuta sociale, di allentare il rapporto produttivo tra l’uomo e la campagna. E’ una crisi che sta diventando strutturale. Eppure aumentano i prezzi dei prodotti, il consumatore se ne lamenta, ma a lievitare sono i costi di produzione. E chi produce in agricoltura ha un reddito sempre più basso.
Tutto diventa drammatico quando un’azienda chiede aiuto alla banca: lì incontra l’usura in guanti bianchi, vengono negati quattrini per gli investimenti, mentre aumentano i balzelli dovuti per acqua, elettricità, trasporti… Poi, la concorrenza d’oltreconfine. Nessun controllo per la mercanzie straniere, accertamenti smisurati per il prodotto nazionale. E senza adeguati e competitivi sgravi fiscali. Per un quintale d’uva, spendo per produrlo più di quanto realizzo. E chi la deve comprare ottiene prodotti meno costosi se li importa da fuori e li vende al prezzo che vuole lui. Il danno e la beffa. Chi paga è l’azienda italiana, è il consumatore italiano.
Lo stesso Piano di Sviluppo Rurale è soggetto a regole complesse, la fotografia aziendale, il piano di investimenti, il crono programma e tante e tante burocraticissime pretese che mettono in ginocchio la maggioranza delle aziende. Sono questi i motivi per i quali Storace e Buonasorte hanno presentato una Mozione per invitare la Giunta Regionale del Lazio a proclamare lo stato di crisi nel settore. Ma non solo. Va affrontato con decisione anche il tema dell’Accesso al Credito e del diritto a non essere vessati. Non solo le banche, ma anche la Gerit, con un sadismo degno di miglior causa, si accanisce contro l’agricoltura con pignoramenti su tutto, ipotecando pure l’aria che respiriamo. Anche per questo ci sarà un’altra Mozione in discussione in Consiglio Regionale per ristrutturare i debiti aziendali, per favorire l’accesso al microcredito, per istituire tutor a garanzia di chi lavora la terra. Gli agricoltori non li lasciamo soli. Oggi pomeriggio a Latina sarà presente anche una delegazione de "LaDestra" di Fondi, per testimoniare la vicinanza del movimento a coloro che ogni giorno sono costretti ad affrontare una lotta per la sopravvivenza.
Noi, "LaDestra" nella nostra città.
Non uno slogan, non una frase fatta, ma la realtà! Una bellissima realtà. Non omologati, non omologabili! Noi... oltre! Noi avanguardia!
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