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sabato 11 giugno 2011

"Ater", non più isole separate...

Le "Ater" non saranno più isole separate, che vanno ognuna per conto proprio: le "Ater" lavoreranno insieme e noi lavoreremo con le "Ater", affinché non siano più fanalino di coda di una brutta edilizia pubblica, ma riprendano nelle loro mani valori quali qualità, sostenibilità, risparmio energetico. Quello di oggi, dunque, è un passaggio fondamentale.

Ringrazio la Presidente Polverini per i 100 milioni di Euro all’anno, per dieci anni, previsti in Bilancio, perché ci consentiranno di rispondere al disagio abitativo di giovani, anziani e di tutti coloro che non potranno mantenere l’alloggio degli enti previdenziali, che stanno dismettendo il loro patrimonio; ma quei soldi serviranno anche a dimostrare che le "Ater" possono essere protagoniste del cambiamento, delle nuove costruzioni. Nessuno, infatti, poteva pensare che le "Ater" fossero in prima fila nella sfida per il risparmio energetico. L’appuntamento di oggi, invece, dimostra che questo non solo è possibile, ma è già realtà.

L’industria italiana si è dedicata per anni alla chimica, realizzando prodotti che danneggiano l’uomo e l’ambiente. In una Regione come la nostra, non mancano i prodotti naturali, con i quali si realizzano le migliori abitazioni del mondo, a inquinamento zero: le "Ater" devono dimostrare che sono in grado di praticare una vera rivoluzione, indirizzando l’industria privata a realizzare prodotti assimilabili a quelli naturali, non inquinanti. Se non si parte dai materiali, tutto il resto è un palliativo. Noi saremo fieri di finanziare le "Ater", affinché dimostrino che oggi si può costruire con 1200,00 Euro al metro quadrato, realizzando abitazioni di classe A e garantendo un enorme risparmio energetico.

Se con l’edilizia pubblica riusciremo a dimostrare come si deve costruire anche gli imprenditori privati saranno costretti ad andare nella nostra direzione. Noi possiamo e vogliamo rappresentare un volano di sviluppo, di nuove energie, di occupazione per i giovani. E alle imprese private chiediamo di guardare a queste nuove tipologie di costruzione, perché questo è il futuro.

(articolo dell'Assessore Regionale alla Casa, Teodoro Buontempo)

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