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sabato 11 giugno 2011

Da Fondi a tutta Italia per la Lotta al Cancro...

Si è tenuto poche settimane fa a Fondi un importante Convegno dal tema “Il rispetto della vita: nuove frontiere della medicina”, organizzato dalla FI.DA.PA. in collaborazione con l’Associazione Culturale “Il Melograno”. All’incontro hanno partecipato tra gli altri prestigiosi medici e specialisti e si è discusso anche di medicina biologica e biofisica. L’evento ha avuto il merito di accendere i riflettori su un argomento attuale ma ancora un pò troppo ignorato dai media, ovvero le terapie ed i trattamenti alternativi alla medicina ufficiale contro il cancro.

Ed a tal proposito i vertici locali de “LaDestra”, tramite un intervento del Segretario Comunale Angelo Macaro e del Dirigente Nazionale Francesco Ciccone, hanno voluto esprimere il proprio compiacimento per l’iniziativa svolta inviando una nota alle Associazioni organizzatrici per manifestare la vicinanza del movimento ai temi trattati e la sensibilità che spingerà nei prossimi giorni gli stessi militanti del Partito a proporre una Campagna di Sensibilizzazione ai vertici dello stesso da estendere in ambito nazionale.

Il Male del Secolo, così è stato definito il cancro da molti luminari della medicina moderna, che nonostante le numerose scoperte ed i progressi fatti nella ricerca sul tumore ancora non sono in grado di poter offrire ai malati neoplastici una terapia, una cura, che possa garantire loro non solo la guarigione ma anche aspettative di una Vita dignitosa. Già il fatto stesso che non si parli di guarigione bensì di “sopravvivenza” alla malattia, i cui dati sulle percentuali sono suddivisi a seconda della tipologia, sull’età del malato, sull’ambiente e le abitudini del tenore di vita, il tutto probabilmente per occultare gli allarmanti dati della diffusione della patologia, fa solo comprendere che la stessa medicina ufficiale vuole proporsi come unica soluzione possibile ad un male che evidentemente neanche lei sa esattamente in cosa consista e come possa essere combattuto.

Basti pensare che per quanto concerne il tumore al polmone la sopravvivenza, a 5 anni, è del 20%, ai tumori alla prostata e della mammella, garantiscono, se con tempestiva diagnosi, la sopravvivenza, a 5 anni, oltre il 60%: in caso contrario costituiscono nel primo tipo, la terza causa di morte per l’uomo e nell’altro la prima causa di morte per tumore della Donna. Letali e scoraggianti sono, invece, le percentuali di sopravvivenza dal tumore al pancreas: quasi lo 0% in fase avanzata. Ed il Sistema Sanitario Nazionale come combatte tutto questo? Cosa offre ai pazienti oncologici?

Tre alternative: chirurgia, chemioterapia, radioterapia. La prima, considerata “estrema ratio” nei testi antichi di medicina, viene oggi valutata come la strategia di cura più efficace nei casi di tumori al primo stadio. Va però sottolineato il fatto che ogni stadio per paziente viene considerato caso a se stante, quindi eventuali complicazioni o deterioramenti della salute o progressione della malattia vengono considerati casi a se stanti. La chemioterapia, che tra i rimedi allopatici è sicuramente quello per eccellenza, è considerata la fondamentale strategia per il trattamento dei tumori e si basa sul principio “avveleniamo tutto il corpo per avvelenare le cellule malate”, ed in molti casi oltre ad un peggioramento delle condizioni generali del paziente ed una forte immunopressione può essere causa di progressione del tumore, dato che le sostanze utilizzate a forti dosi come in questo trattamento risultano essere dannose e cancerogene. La radioterapia, utilizzata dove non può essere applicato il primo approccio e che spesso ne compromette un’eventuale considerazione come seconda strategia, consiste nel bombardamento il quanto più possibile mirato della massa tumorale: purtroppo, nel praticare tale terapia, si utilizzano radiazioni nocive e difficili da smaltire per l’organismo, e che a lungo termine possono portare più danni che benefici, come l’inappetenza, laperdita dell’equilibrio, danni ai tessuti circostanti, immunopressione, ecc...).

Per il Sistema Sanitario Nazionale non esistono altre possibilità se non una: la morte sotto le più atroci sofferenze del cancro. Ed è proprio a tale proposito che reputiamo di fondamentale importanza avviare una corretta informazioni dei cittadini relativa a percorsi alternativi nella cura del cancro, avvalendoci di una spiegazione dettagliata, scientifica e razionale come quella mostrata dai relatori del Convegno. Medici di indubbia professionalità, oltre che di grande apertura mentale e deontologia medica, che hanno rivolto divulgazioni scientifiche su tecniche, terapie, medicinali, protocolli e modelli alternativi alla cura del “male del Secolo” volte alla sensibilizzazione delle Istituzioni competenti, ed in particolare della Regione Lazio, al fine di promuovere una nuova strategia sanitaria che possa trasformare l’Italia, ed il Lazio, in una “piccola oasi felice contro il cancro”. Per questo motivo Angelo Macaro e Francesco Ciccone si adopereranno nei prossimi giorni affinchè “LaDestra” ed il suo movimento giovanile possano attivarsi a livello regionale e nazionale per presentare una Legge Referendaria che preveda la liberalizzazione dei protocolli oncologici alternativi, determinando la scelta del paziente riguardo al protocollo da seguire, l’obbligatorietà da parte dei medici di applicare un Piano Terapeutico che preveda indipendentemente dalla strategia terapeutica l’applicazione di una dieta anti-cancro e dell’ipertermia e strategie immunostimolanti per migliorare la qualità della Vita e la copertura regionale e la sperimentazione delle sostanze alternative alla cura del cancro, consentendo la libera scelta del paziente.

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