L’analisi di queste elezioni, per quanto ci riguarda, deve essere chiara, reale e senza alibi. “LaDestra” non ha raggiunto il risultato sperato, nonostante il grande impegno della base militante alla quale dobbiamo dire solo grazie. Gli elettori hanno premiato i due maggiori blocchi politici, “PdL” e “PD”, a scapito di chi, come noi, ha portato avanti un impegno Identitario, Sociale e Popolare. Le emergenze che attanagliano molte famiglie italiane, la crisi che spira sul nostro Paese, l’eredità lasciata dal Governo Prodi, hanno spinto gli elettori a fare un massiccio ricorso al cosiddetto “voto utile”, penalizzando le formazioni minori come “LaDestra”.
Eravamo consapevoli che per noi sarebbe stata dura affrontare una Campagna Elettorale in piena fase organizzativa del Partito, e sostenuti soltanto con l’autofinanziamento, abbiamo comunque affrontato questa sfida, che è stata anche e soprattutto una bellissima esperienza umana. Adesso però dobbiamo, tutti noi, lasciare da parte gli elementi oggettivi che ci hanno penalizzato, in quanto gli alibi non aiutano a leggere la realtà, servono solo a stare a posto con la coscienza, mentre abbiamo il dovere di essere, prima di tutto, rigorosi verso noi stessi. Dobbiamo invece organizzarci, per mettere in campo una Destra moderna e propositiva, in grado di intercettare i bisogni di chi è socialmente più debole, in grado di rappresentare il forte disagio sociale presente nella nostra Società che, in questa Campagna Elettorale, è stato di fatto intercettato da Berlusconi e dalla Lega, ma che si farà sentire nei prossimi mesi in quanto tutte le promesse fatte non troveranno applicazione concreta per il semplice fatto che le risorse per far fronte alle promesse non ci sono.
Dobbiamo, una volta per tutte, smetterla di parlare di Alleanza Nazionale, in quanto non esiste più, e l’operazione di assorbimento da parte di Silvio Berlusconi è stata portata a termine. Dobbiamo organizzarci in vista delle prossime scadenze elettorali quali le Provinciali, Regionali ed Europee, perché, sinceramente, non credo che questo falso bipartitismo durerà. Non si può realmente credere che in Italia resti fuori dal Parlamento una Sinistra di ispirazione comunista e socialista ed una Destra moderna. La nostra storia, la mentalità italiana, non prevede questi meccanismi anglosassoni.
Dobbiamo renderci tutti conto che non siamo una costola del centro-destra al potere, noi siamo un'altra cosa, e l’avversario più pericoloso non è la “Sinistra Arcobaleno”, scomparsa senza la mia esultanza, ma chi in Parlamento ci vuole relegare a ruoli marginali nel panorama partitico. Per fare questo dobbiamo mettere in campo persone motivate, in grado di leggere la realtà che ci circonda ed elaborare proposte conseguenti. Queste Elezioni ci hanno insegnato che, prima dell’appartenenza e dell’identità politica, alla gente interessa la soluzione dei problemi concreti di ogni giorno, quindi dobbiamo sì partire dalla nostra identità e dai nostri valori ma alla fine dobbiamo essere in grado di fare battaglie su temi concreti, il territorio dovrà essere il luogo dove misureremo la nostra capacità di stare in sintonia con la gente.
Abbiamo il dovere di andare avanti, certi di risultati ancor migliori di questa nostra prima competizione e consapevoli di aver fatto tutto quello che era possibile fare con entusiasmo e assoluta buona fede.
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