Orvieto, luogo ancestrale per la Destra Sociale Italiana. Luogo carico di significato e di ricordi nell’anno che vedrà Alleanza Nazionale, che rappresentò quella continuità missina almeno per "qualche annetto", scomparire definitivamente dal panorama politico italiano per fondersi in quell’unicum, l’ameba informe direbbe qualcuno di mia conoscenza, che è e sarà il PdL. Ma se AN sparirà non sparirà la destra italiana. Non sparirà “LaDestra”. Ad Orvieto, quindi, per “consacrare” definitivamente quel vessillo glorioso e carico di storia a ciò che è stata, è e sarà la destra sociale e popolare. Ad Orvieto, dunque, non per dividere o dividersi, come molti uccelli del malaugurio affermano già da tempo, ma per dare slancio e vigore all’azione de “LaDestra”, Sociale e Popolare. Perché questo è chiaro a tutti, e deve esserlo a tutti, “LaDestra” o è sociale e popolare o non è! Non ci saranno tentennamenti. Un monolite granitico uscirà dalla due giorni orvietana. Un popolo, quello della Destra italiana, che si incammina a grandi passi verso il suo primo Congresso, prima tappa di un percorso che sarà certamente lungo e foriero di successi. Veniamo da lontano, andremo lontano. Insieme, tutti insieme! Certo, come sempre accade e sempre accadrà, qualcuno ce lo perderemo per strada. E’ fisiologico, naturale. Innaturale sarebbe il contrario. E’ passato poco meno di un anno, ci siamo confrontati elettoralmente per ben due volte. Abbiamo combattuto la nostra battaglia con impegno ed orgoglio. Poteva andare meglio? Poteva andare peggio? E’ andata, e dobbiamo essere tutti fieri ed orgogliosi di quanto fatto. Abbiamo superato la prova, non era facile. Qualcuno ha lavorato di più, qualcuno di meno, abbiamo avuto delle conferme e delle delusioni. Ma anche molte, tante sorprese. Quasi un milione di Italiani ci ha dato fiducia fregandosene del voto utile. Questo significa una cosa sola: la strada intrapresa è quella giusta. Sappiamo che sarà difficile da percorrere, ma ci ha mai fatto paura la fatica? Ci ha mai fermato il pericolo? Ci ha mai abbattuto lo sconforto?
Veniamo da lontano e non ci possono fermare! Ne siamo coscienti noi, ne sono coscienti gli avversari o quelli che potrebbero essere nostri alleati. Non siamo carne da macello né uomini e donne disposti a vendersi per un “piatto di lenticchie”, lo abbiamo dimostrato a Trieste. Lo hanno dimostrato i Parlamentari uscenti. Non si vive di sole poltrone e di potere, si può anche stare alla finestra a guardare lo scempio in Parlamento. Pronti a scendere in piazza affianco al Popolo! Perché è bene che si sappia e si capisca che “LaDestra” non fa sconti a nessuno. Ed è proprio per questo che “LaDestra” o è sociale e popolare o non è. Credo che sarebbe stato comodo per tutti stare nel caldo ricovero pidiellino, ma se Sabato e Domenica saremo ad Orvieto a “rinnovare” e a “consacrare” il futuro di un Partito, di un Popolo, di un’Idea vuol dire che non siamo persone fatte per il caldo tranquillo di un posticino al sole. Un posto al sole lo vogliamo anche noi, ma a modo nostro. Conquistandolo con la battaglia, ottenendolo con le unghie e coi denti. Tutti insieme! In fondo non è colpa nostra se siam fatti così. Veniamo da lontano per andare lontano. Orvieto sarà una tappa del nostro cammino, una tappa importante, per certi aspetti fondamentale. Ci dovremo chiarire le strategie, le tattiche e, soprattutto, dove vogliamo arrivare. Chi siamo lo sappiamo da sempre è ora che lo sappiano gli altri. Si preparino le armature, si innalzino le bandiere ed i labari, risuoni il corno di Boromir e Gandalf ci indichi la strada, l’Italia aspetta. Quella Destra che è troppo poco presente in questo Governo.
Stefano Schiavi per www.ladestranews.it
1 commento:
Il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, d’intesa con il Presidente, Teodoro Buontempo, ha disposto, nel quadro della riorganizzazione del partito per una meticolosa preparazione delle liste per le elezioni europee (ai sensi dell’art. 26 dello statuto vigente), i seguenti avvicendamenti nelle strutture del partito nel Lazio: nuovo portavoce regionale è Vittorio Messa, che subentra a Livio Proietti, il quale ricoprirà l’incarico di Garante degli Iscritti e Segretario della Segreteria generale del Congresso; portavoce per i comuni della provincia di Roma, invece, in sostituzione dello stesso Messa è stato nominato Roberto Buonasorte; infine, portavoce per la Città di Roma, in luogo di Fabio Sabbatani Schiuma, che resta membro del Comitato Politico Nazionale, è stato nominato Alberto Pascucci.
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