
I più aperti nei confronti dei rom sono i polacchi e gli svedesi. In generale, comunque gli italiani si dimostrano fra i meno disponibili in Europa nei confronti di minoranze sociali ed etniche, attestandosi sempre al di sotto della media UE nell’ipotesi di avere come vicino di casa un disabile, una persona di un altra religione o gruppo etnico o un omosessuale. In ogni caso il maggior disagio si registra per i rom, mentre la maggiore disponibilità fra gli italiani va verso i disabili. Intanto aumentano le famiglie rom che dichiarano di voler tornare in Romania. “Sappiamo dai nostri incontri con le loro organizzazioni che il numero di cittadini romeni Rom che lasciano l’Italia è cresciuto”: ha detto il Segretario di Stato agli Affari Europei di Bucarest, Raduta Matache, rilevando che “anche altre famiglie romene che lavorano in Italia stiano pensando di rientrare a Bucarest'”. “Non disponiamo di statistiche, ma abbiamo tutti i motivi per credere alle segnalazioni delle loro organizzazioni”, ha detto Matache in un’intervista ad Affarinternazionali, la rivista dell’Istituto Affari Internazionali. A Bruxelles il 16 Settembre prossimo si terrà un Summit Europeo interamente dedicato ai rom. Al vertice parteciperanno i rappresentanti delle Istituzioni UE, dei ventisette e della società civile e sul tavolo troveranno, fra l’altro, la comunicazione della Commissione UE sugli strumenti e le politiche di integrazione dei rom.
Nessun commento:
Posta un commento