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sabato 30 agosto 2008

Un'Anagrafe Patrimoniale degli Eletti a Fondi

Con una lettera al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Capigruppo Consiliari, ai Consiglieri Comunali, ai Segretari di Partito ed ai Responsabili delle liste civiche locali il Partito de “LaDestra” ha proposto l’istituzione nella città di Fondi dell’Anagrafe Patrimoniale degli Eletti.

Sindaco, Consiglieri Comunali, Presidenti e membri di C.d.A., Enti, Associazioni, Fondazioni, Istituzioni, Consorzi, Aziende e Società a partecipazione comunale, da estendere anche alle cariche apicali delle medesime: questi, quindi, i soggetti interessati dall’eventuale approvazione della proposta. I suddetti dovrebbero, infatti, fornire alla Segreteria Generale del Comune (con obbligo della custodia) una Dichiarazione contenente notizie circa diritti reali su beni immobili posseduti e su beni mobili iscritti nei pubblici registri (azioni di Società, quote di partecipazione, svolgimento di funzioni o di Amministratore o di Sindaco di Società), apponendovi la formula “sul mio onore affermo che la Dichiarazione risponde al vero”, nonché copia dell’ultima Dichiarazione dei Redditi presentata (entrambe le Dichiarazioni dovrebbero essere fornite anche relativamente alla posizione dell’eventuale coniuge non separato e dei figli conviventi, qualora questi ultimi acconsentissero).

Obbligo anche di dichiarare tutte le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero l’attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e mezzi propagandistici e messi a disposizione dal Partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte. Le persone pubbliche avrebbero poi il dovere aggiornare tale situazione patrimoniale a metà mandato, nonché entro i 30 giorni antecedenti alla scadenza definitiva del mandato stesso. La documentazione sarebbe visionabile su richiesta motivata e dietro espresso consenso dell’interessato. Quest’Anagrafe del Patrimonio e dei Redditi sarebbe naturalmente pubblica. Chiunque potrebbe richiederne copia, la stessa Segreteria Generale del Comune ne dovrebbe curare la pubblicazione tramite stampa ed affissione all’Albo Comunale.

Un’iniziativa politica che non nasce assolutamente per fini vessatori, anzi. Va intesa, invece, come tutela delle persone pubbliche, in risposta al “principio della trasparenza” verso i Cittadini e come contributo teso a sfatare tanti luoghi comuni. Considerato che il legislatore non impone l’istituzione dell’Anagrafe Patrimoniale degli Eletti per i centri al di sotto dei 50mila abitanti, pertanto il Comune di Fondi ne sarebbe esente, riteniamo che l’adozione da parte degli amministratori fondani di questo strumento sarebbe un importante segnale di rinnovamento per la nostra città.

Per ricevere informazioni più dettagliate circa la nostra proposta vi basterà scrivere una mail all'indirizzo ladestrafondi@email.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

«Fazzone candidato? Una boutade interna al partito»
Storace boccia l’ipotesi di una corsa alla presidenza del senatore di Fondi: servono milioni di voti e un personaggio romano
Claudio Fazzone
Per l'ex governatore Francesco Storace non sarà Claudio Fazzone il candidato del Popolo delle Libertà alla presidenza della Regione per le prossime elezioni del 2010. «Per vincere servono milioni di voti, difficile che si possa scegliere un candidato non romano». Per il fondatore de La Destra, intervenuto ieri sera alla festa del circolo di Pontinia, l'investitura non ufficiale per la Pisana data al senatore di Fondi dal coordinamento regionale di Forza Italia «è una boutade interna al suo partito».
Storace è arrivato di buon'ora all'incontro all'aperto organizzato da La Destra di Pontinia. Ha avuto tutto il tempo di salutare iscritti e simpatizzanti girando tra gli stand della festa. A salutarlo c'era anche qualche collega dei tempi di Alleanza nazionale come l'ex sindaco Giuseppe Mochi. E prima del comizio Storace non si è sottratto alle domande sull'attualità politica, già interessata alle manovre per le regionali del 2010. «Fazzone dovrebbe capire – afferma l'ex ministro della salute – che la vittoria del centrodestra nel Lazio non dipende da Berlusconi ma dal risultato di un'intera alleanza che deve amalgamarsi intorno a un progetto». Per il leader de La Destra l'ostacolo maggiore alla candidatura di Fazzone a presidente della Regione arriva dalla poca appetibilità di un candidato non capitolino. «La campagna elettorale per le regionali deve trascinare al voto milioni di persone – sottolinea Storace – ed è molto difficile che si possa scegliere una personalità non legata a Roma». Bocciate, dunque, le aspirazioni del senatore pontino. «Credo che questa candidatura sia più che altro interna a Forza Italia. Comunque è presto per fare questi discorsi: alle elezioni regionali mancano ancora due anni». Venerdì Fazzone si è detto a disposizione del suo partito per la corsa alla Pisana qualora arrivasse la chiamata di Berlusconi. Il senatore di Fondi ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio regionale nella legislatura 2000-2005, quando governatore era proprio Francesco Storace.