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mercoledì 17 settembre 2008

Firma la tua voglia di Libertà!

Chissà che si sia trovata la chiave. Chissà che l’impenetrabile Costituzione rigida, opposta come soluzione al debole Statuto Albertino, presenti anch’essa delle falle che permettano di superarla scongiurando un colpo di Stato apparente. La possibilità di modificare a maggioranza semplice la Legge Elettorale "Europee" incrementando la soglia di sbarramento, la cancellazione della preferenza e la recente approvazione del cosiddetto “Lodo Alfano” delineano un quadro per il quale tentare di scalfire l’attuale status quo diviene impresa assai ardua. Analizzando, infatti, questi ed altri fattori si percepisce una sorta di cappa atta ad impedire qualsiasi contromossa, ogni critica e tutte quelle iniziative idonee a rendere la Nazione uno Stato di diritto.

Se esso, nello specifico, si basa sulla divisione dei poteri, sul pluralismo e sul rispetto delle minoranze, l’Italia piano piano si sta allontanando da questo modello. Partiamo subito dai mezzi di comunicazione, che lo stesso Mead parecchi lustri orsono temeva quali strumento di controllo delle masse in mano alle maggioranze. Il Capo del Governo è proprietario di tre fra le maggiori reti televisive del Paese, mentre le altre tre ascrivibili a ciò che dovrebbe essere il servizio pubblico sono in realtà controllate, attraverso indirizzo e nomine, dalla maggioranza parlamentare. Mai come in questa legislatura si sono udite così poche voci dissonanti, e se nei precedenti anni targati centrodestra erano forse le reti Mediaset le più “agguerrite” contro “sua emittenza”, stavolta il silenzio generale è persino sconcertante. Passando in rassegna adesso profili più propriamente istituzionali, non si può non rilevare come l’abrogazione della “preferenza” per quanto riguarda la scelta dei Candidati abbia reso ormai il Parlamento Italiano un organo sostanzialmente inutile. Deputati e Senatori, infatti, soggetti a “casting politico” (per il quale sono preferibili i più fedeli…) e resi ricattabili da una Legge Elettorale che delega tutto il potere di nomina (dunque anche di “licenziamento”) ai Segretari dei Partiti, possono solo rendersi esecutori formali di una volontà espressa altrove. Se si considerano l’assenza parlamentare delle potenziali critiche ed antagoniste per causa di una soglia di sbarramento finalizzata ad “uccidere” minoranze e rappresentatività democratica, ed una opposizione che, per chissà quale tipo di “inciucio” (forse un patto per salvare la “casta” corrotta dalle indagini della magistratura e da una nuova tangentopoli? Vedi il caso Telecom-Fassino, di scottante attualità!), è praticamente inesistente, il quadro politico diviene davvero oscuro.

Ricapitoliamo insieme allora: informazione “omologata”, Governo sostanzialmente monopartitico, Parlamento inesistente, opposizione assente. Cosa può ancora ostacolare l’operato del Premier e dell’oligarchia di maggioranza? La magistratura. Non c’è problema, si sistema tutto. Poche settimane fa il cosiddetto “Lodo Alfano” è diventato Legge dello Stato, così da permettere alle più alte cariche dello Stato di essere al riparo da qualsiasi “rogna” giudiziaria, e godere di un Potere pressoché assoluto. Per blindare ancora di più tale potere è pronto il d.d.l. Bocchino, finalizzato ad azzerare una volta per tutte le minoranze anche in Europa.

Abbiamo intrapreso questa iniziativa per opporci alla cancellazione della rappresentanza democratica in seno al Parlamento Europeo mediante un netto innalzamento della soglia di sbarramento, ed all’umiliazione della coscienza politica degli Italiani ai quali verrà impedita la scelta del Candidato. Chi oggi canta le lodi della Democrazia, della Libertà e dell’Uguaglianza si sta in realtà adoperando per “cucire la bocca” degli Italiani, impedendo loro una volta per tutte di esprimere una voce di protesta contro il “pensiero unico”, rappresentato dal comitato d’affari PD-PdL. Vogliono rendere “invalidi” i pensieri e le valutazioni di tutte quelle persone i cui voti non raggiungano almeno il 5% per Lista: essi infatti rappresenterebbero una diversa idea di Europa. Urliamo insieme più forte la nostra voglia di Libertà.

Firma su http://firmiamo.it/europeenosbarramentosipreferenza

1 commento:

Anonimo ha detto...

Abbiati: condivido ideali fascismo

Il portiere del Milan lo confessa a 'Sportweek'

(ANSA) - MILANO, 25 SET - 'Non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica'.In una intervista concessa a 'Sportweek', il portiere del Milan Christian Abbiati ha accettato di parlare della sua vita fuori dal campo e ha rivelato che alle ultime elezioni ha votato per La Destra. 'Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'ingresso in guerra, ma mi piace la capacita' che aveva di assicurare l'ordine'.