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venerdì 3 ottobre 2008

Fondi non merita tutto questo!

Il Partito de “LaDestra” di Fondi, preso atto della situazione politico-amministrativa venutasi a creare nella città, che ha indotto il Prefetto di Latina Bruno Frattasi a nominare una Commissione d’Accesso allo scopo di accertare eventuali infiltrazioni malavitose e/o condizionamenti sull’attività amministrativa da parte della malavita organizzata, e che hanno tristemente portato il nome di Fondi alla ribalta della stampa locale e nazionale ogni giorno, preso atto dei vari procedimenti a carico di Dirigenti e funzionati del nostro Comune, interviene in merito con questo Comunicato all’attenzione di cittadini ed amministratori.


Tenuto conto che tra le notizie riportate dalla Stampa ci sono stralci di intercettazioni telefoniche che lasciano chiaramente intuire come a Fondi negli ultimi anni, al fine di produrre consenso elettorale e difendere interessi di parte, la classe politica, fatte le dovute eccezioni, abbia creato un sistema di potere che ha indotto i vari soggetti a rendere indistinguibile la sottile linea di confine tra il lecito e l'illecito, il legittimo e l'illegittimo, il diritto ed il "favore"; che ciò ha prodotto un clientelismo sfrenato dove politici senza scrupoli hanno utilizzato il loro ruolo pubblico (e risorse pubbliche) per ottenere gratificazioni di varia natura; considerato, allo stesso tempo, che non vogliamo assolutamente sostituirci a chi è deputato ad accertare se ci siano stati o meno singoli o gruppi che hanno commesso reati penalmente punibili, siamo certi che a Fondi anche la gestione del quotidiano doveva passare per i giusti canali, i giusti partiti, i giusti politici.


Una situazione insostenibile che ha portato Fondi sotto i riflettori delle Forze dell'Ordine e dei Magistrati, cui vanno tutta la nostra solidarietà ed appoggio affinché chiudano in tempi rapidi questa vergognosa vicenda, punendo in maniera esemplare eventuali colpevoli, senza lasciarsi in alcun modo condizionare da fattori esterni, insabbiando tutto come molti concittadini pensano possa accadere.


Considerato poi che tale situazione ha provocato il blocco della macchina amministrativa ed evidenziato l'incapacità dell'attuale classe politica a dare quelle risposte che la cittadinanza reclama visto lo stato di diffuso malessere ed impoverimento in atto con particolare riferimento alle fasce sociali più deboli a causa di un'economia locale disastrata, invitiamo i rappresentanti del PdL, dell'UdC e delle Liste Civiche presenti nella massima assise comunale a dare il via ad una profonda verifica politica interna ad ogni singolo Partito ed all'intera Coalizione di maggioranza prendendo in seria considerazione l'eventualità di un “rimpasto” in seno alla Giunta. Se ciò non dovesse essere possibile per ragioni strettamente personali o per via dell’acutizzarsi di frizioni interne riteniamo non debba essere esclusa l’ipotesi di dimissioni volontarie dell’intera maggioranza. In attesa di conoscere logicamente l'esito delle indagini in corso, che qualora dovessero evidenziare effettivi illeciti nell'amministrazione del bene pubblico dovrebbero indurre ad un cambio di rotta generale da parte delle entità Partito. Ed auspichiamo un maggiore interesse dei cittadini fondani, ed in particolare delle donne e dei giovani, alla vita politica ed amministrativa locale.


Un atto di coraggio politico che chiediamo ai partiti di centro della nostra città, non come ammissione di chissà quali responsabilità e/o colpe, ma in forza della necessaria autocritica che sono chiamati a fare, e della presa di coscienza sui tanti errori commessi che portano oggi all'ingovernabilità, convinti che sia indispensabile per voltare decisamente pagina, per il bene di Fondi e dei suoi abitanti. Approfittiamo, inoltre, per riproporre a tutti i movimenti cittadini l'adozione di un Codice Etico per la Politica Fondana affinché si sviluppi una nuova classe politica, con la voglia di portare nella Pubblica Amministrazione sempre più efficienza e legalità, moralità ed eticità, trasparenza e partecipazione. Netta dovrà essere la distinzione tra incarichi politici ed amministrativi, perché chi viene chiamato ad amministrare deve togliersi gli abiti di rappresentante di parte ed indossare quelli di rappresentante di tutta la Comunità ed essere soprattutto super partes.

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