Il no di Monti alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 è il colpo più duro che si poteva dare all’economia italiana e alla credibilità, nazionale e internazionale, necessaria al nostro Paese per uscire rapidamente dalla crisi.
Con questa sciagurata decisione, presa all’ultimo momento e che ha vanificato tutto il lavoro di preparazione svolto per presentare la candidatura di Roma, Monti non ha rappresentato gli interessi dell’Italia, che ne resterà danneggiata per lungo tempo. Il mondo dello sport e chi si è speso per promuovere, specialmente all’estero, questo importante evento, è stato fortemente umiliato.
Se è vero che l’organizzazione delle Olimpiadi comportano costi elevati, è altrettanto vero che un avvenimento del genere offre un ritorno di immagine enorme, oltre a garantire nuovi posti di lavoro e investimenti significativi in una prospettiva di sviluppo generale dell’intero Paese.
Affermare che “l’Italia non è nelle condizioni” di dare la necessaria copertura finanziaria a un evento di carattere internazionale significa deprimerla ancora di più, dando l’impressione a chiunque avesse intenzione di scommettere sul nostro Paese che siamo alla vigilia di un fallimento.
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